lunedì 16 febbraio 2009

Sammy Miller













































































































































































Nelle foto, partendo dal basso:
1-2-3-4-5) Sammy Miller in versione trialista.
6-7-8) Il museo appartenente al pilota di Belfast.
9) Sammy Miller accanto ad una splendida Gilera 500cc da GP.
10) Nonostante "non sia più un ragazzino" Sammy Miller non riesce ancora a staccarsi dalle competizioni, alle quali partecipa ancora in maniera attiva. Qui lo vediamo al "salto di Agostini" sul tracciato del TT dell'Isola di Man.
In data 10 febbraio 2009, sul blog amico SUPERPANTAH è stato pubblicato un post dedicato a Sammy Miller: http://superpantah.blogspot.com/2009/02/sammy-miller.html . Come avevo promesso, ho cercato qualche informazione su questo singolare personaggio al fine di poter scrivere un post che ne riassumesse la sua lunghissima (ed evidentemente non ancora terminata) carriera.
Segue breve biografia:
Samuel Hamilton "Sammy" Miller, è nato l’ 11 novembre 1933 a Belfast nell’Irlanda del Nord. La sua carriera agonistica è iniziata nel 1951 quanto partecipò alla sua prima gara, all’età di 18 anni. Vero appassionato di moto, si è dimostrato un motociclista estremamente eclettico in quanto sin dalla gioventù si è cimentato in diverse discipline motocilclistiche: dalla velocità (sia in circuito che nelle classiche gare britanniche su strada), al motocross, al dirt track sino al trial. Proprio nel trial Miller ha ottenuto i più importanti sucessi della sua carriera, vincendo 11 volte il Campionato Britannico ed aggiudicandosi per due volte quello Europeo. Nella sua carriera da trialista, Miller ha trionfato in oltre 1300 competizioni, ottenendo nove medaglie d'oro soprattutto l’importantissima: International Six Days. Il pilota nord irlandese, è riuscito ad avere una carriera più che lusinghiera anche nell’ambito delle competizioni di velocità, conquistando tre vittorie alla North West 200. Nel Motomondiale va ricordato il suo terzo posto nella classifica finale, ottenuto nell’anno 1957, nella classe 250cc. In totale, Sammy Miller ha preso il via a 14 GP tra il 1955 e il 1958, finendo ben 6 volte a podio e ottenendo un totale di 47 punti iridati in carriera. Ha corso principalmente in sella a motocicli marcati Ariel (sia per moto da pista che da trial), fungendo per la Casa anche un importante ruolo di collaudatore nonché di tecnico progettista. Quando la Ariel è stata assorbita dalla BSA, ha costituito un rapporto di partnership con la spagnola Bultaco (produttrice di moto da trial) della quale è divenuto pilota collaudatore dei modelli da competizione Sherpa e responsabile della progettazione. Per questa Casa in particolare, Miller ha collaudato, portato in gara e fatto vincere, le moto dotate di propulsori a due tempi, che erano stati introdotti proprio in quegli anni, lanciando di conseguenza la tendenza a livello tecnico che ha caratterizzato i decenni a venire nell’ambito delle competizioni trialistiche. Sempre grazie alle sue doti di pilota collaudatore e al suo know-how in merito alle moto da trial, dopo Ariel e Bultaco Sammy Miller ha svolto questa attività addirittura per il colosso nipponico Honda. Nel 1964 ha creato una impresa specializzata nella produzione di parti di ricambio a New Milton nello Hampshire: la Sammy Miller moto products ltd. Questa impresa è tutt’ora in attività e vanta un catalogo con oltre 200 prodotti unici oltre ad una infinità di parti di ricambio per moto da trial e da fuoristrada. Oltre alla creazione dell’azienda Sammy Miller ha messo in piedi il Sammy Miller Museum, un museo nel quale sono esposte oltre 400 moto da competizione di ogni epoca. La caratteristica di questo museo è che le moto esposte, vengono spesso fatte sfilare e che organizza manifestazioni in cui il pubblico le può vedere ancora calcare le piste. Nei primi anni ‘70, Miller ha portato il trial negli USA Miller taught hundreds of American riders the art of trials riding and helped grow the sport in 1970s America to heights not previously known. dove ha insegnato, con veri e propri corsi di guda, a centinaia di piloti americani l'arte necessaria a competere in questo sport e facendo si che questa disciplina, fino ad allora quasi sconosciuta negli Stati Uniti, ottenesse un incredibile successo. Nel 2007 è stato iscritto nell’ AMA Motorcycle Hall of Fame e nel 2009 ha ricevuto lo MBE ossia il più alto riconoscimento per un cittadino britannico. Miller sarà sempre ricordato per la sua versatilità di pilota e per il suo stile di guida impeccabile ed unico su tutti i tipi di moto da corsa. His influence in trials motorcycle design was second to none and he helped popularize the sport in America in the early 1970s. La sua influenza nei processi di progettazione delle moto da trial moto è da considerarsi seconda a nessuno e il suo personaggio ha contribuito in maniera formidabile a diffondere la disciplina del trial in America. Oggi Miller partecipa ancora a qualche gara per moto d’epoca e non riesce ancora a resistere al fascino del TT, gara che in carriera, nonostante si sia dimostrato anche un ottimo “stradista” non è mai riuscito a vincere.

Nessun commento: