martedì 13 gennaio 2009

La 8 ore di Suzuka





















Nelle foto partendo dal basso:
1-2-3) La partenza (in questo caso della edizione del 2008) della gara nipponica. Questo tipo di avvio di gara e' anche detto: partenza in stile Le Mans, in quanto adottato nella famosissima 24 ore francese di automobilismo. Sicuramente una partenza del genere, pur essendo pericolosa, é per il pubblico molto spettacolare. Si vede infatti come le moto siano schierate su di un lato della pista e i piloti sull'altro. Allo scattare del semaforo verde, i piloti si devono precipitare verso le loro moto (attraversando di corsa il circuito), inforcarle per poi partire.
4) Il podio dell'edizione 2008 della 8 ore di Suzuka con i vincitori: Ryuichi Kiyonari e Carlos Checa. I due hanno riportato al successo la Honda dopo lo stop subito nel 2007 a causa della Suzuki.
Seguono info:
La 8 ore di Suzuka, in giapponese 鈴鹿8時間耐久ロードレース - (Suzuka Hachi-tai), è una competizione motociclistica di durata che si disputa ogni anno sul ciruito di Suzuka in Giappone. La gara, come dice il nome stesso ha una durata di otto ore e ogni team schiera due piloti che si alternano su di una moto nei turni di guida. La competizione, che costituisce il più importante evento motoristico del Giappone, fa parte del campionato mondiale Endurance organizzato dalla FIM. A parte questo “valore” nel campionato mondiale composto dalle sole gare di durata, la conquista della vittoria nelle 8 ore di Suzuka è ambitissima dalle Case nipponiche. Si tratta infatti di una corsa nella quale si affrontano le moto derivate dalla serie. L’evento ha visibilità a livello mondiale e si disputa tra le “mura domestiche” dell’industria della moto giapponese. Rappresenta per le Case del sol levante una vetrina di assoluta importanza per mettere in mostra il valore tecnico delle loro “maxisportive”, con un riscontro sul mercato simile a quello che rende il campionato mondiale superbike. La prima edizione della 8 ore si tenne nel 1978 ed era una gara nella quale correvano motociclette di varie classi e nella quale i modelli della classe F1 rappresentavano il vertice per le prestazioni. Alla competizione parteciparono moto delle quattro grandi Case giapponesi, Honda - Yamaha – Kawasaki e Suzuki. Nel 1993 si ebbe un notevole cambiamento. La crescente popolarità delle gare Superbike fece incentrare su questa classe di moto (che già partecipavano alla gara), la competizione. Questo cambiamento portò alla eliminazione della classe F1. La gara visse il suo periodo d'oro durante gli anni' 80 quando ogni edizione era seguita da circa 130.000 spettatori contro gli 85.000 attuali. Alla gara spesso partecipano piloti famosi provenienti da altri campionati, Superbike e MotoGP, senza dimenticare gli assi statunitensi della AMA superbike, in forza ai team ufficiali delle Case giapponesi. Scorrendo l'albo d'oro di questa competizione, si trovano i nomi di quelli che hanno fatto la storia del motociclismo degli ultimi decenni: Mike Baldwin, Fred Merkel, Wayne Gardner, Scott Russell, Aaron Slight, Valentino Rossi sono solo alcuni dei "grandissimi" che hanno partcipato e vinto questa gara. Ancora oggi per i piloti giapponesi rimane uno degli impegni più importanti dell'anno. Un buon piazzamento in questa competizione infatti può aprire le porte dei campionati mondiali per chi lo ottiene. Essendo la corsa disputata su un circuito di proprietà della Honda (su cui vengono collaudate la moto da competizione di questa casa), non è soprendente il fatto che la casa di Iwata domini le statistiche, così come non sono sorprendenti le numerose vittorie dei collaudatori Honda tra cui Tohru Ukawa, Daijiro Kato (che proprio su questa pista ebbe l'incidente letale) e Shinichi Itoh. L'unica vittoria della Kawasaki è stata ottenuta nel 1993 da Scott Russel e Aaron Slight. La Honda è stata dominatrice incontrastata dal 1997 al 2006. Questo strapotere Honda è stato interrotto dalla Suzuki nel 2007. La Casa di Hamamatsu ha messo fine alla “streak” vittoriosa della Honda nella “sua” 8 ore di Suzuka, vincendo l’edizione del trentennale con la coppia Kousuke Akiyoshi/Yukio Kagayama mettendo in pista una impeccabile GSX-R 1000 K7, preparata meticolosamente dal team Yoshimura. E’ il quarto successo di questa casa nipponica nella maratona endurance che “vale-una-stagione”. E’ il ritorno sul gradino del podio di una moto non contraddistinta con l’ala dorata dopo due lustri: dal 1996, dalla coppia Edwards/Haga in sella alla Yamaha YZF750, che la Honda dominava nella pista di casa, trasformando la 8 ore in una festa dove solo le proprie moto, con i più blasonati piloti in sella, avevano diritto a giocarsi il successo. Aaron Slight è l'unico pilota ad essersi imposto per due anni consecutivi su moto diverse (Kawasaki ZXR-7 in coppia con Scott Russell nel 1993 e Honda RC45 in coppia con Doug Polen nel 1994), mentre l'unica coppia in grado di vincere due edizione consecutive è stata Shinichi Itoh-Tohru Ukawa 1997/1998. Kevin Magee ha vinto due edizioni consecutive in sella ad una moto non Honda (Yamaha YZF750 1987/1988) ed é appaito in questo suo record da Wes Cooley (Sukuzi GS1000 1978 e 1980). E' interessante sottolineare il fatto che nelle prime 17 edizioni (1978-1994) solo 4 piloti giapponesi hanno vinto la gara (12% dei 34 vincitori) e solo una volta la vittoria è andata ad un duo tutto giapponese (nel 1982 con Shigeo Iijima e Shinji Hagiwara su Honda). Nei successivi 13 anni, anche a causa del progressivo disinteresse dei piloti delle altre nazioni per l'evento, 20 volte un pilota giapponese è salito sul gradino più alto del podio (77% dei vincitori), con 8 vittorie tutte giapponesi e almeno un pilota per anno ad esclusione del 2001. Va detto che i “big” del motomondiale e della superbike, progressivamente si sono allontanati dall’importante gara giapponese anche a causa dell’ampliarsi dei calendari dei campionati in cui militano. A causa della frequenza con cui si corre oggi, una caduta con infortunio in questa una corsa che, sebbene blasonata, non porta punti mondiali, potrebbe compromettere una intera stagione iridata. Il 2001 è un anno particolarmente importante per i colori italiani: la prima ed al momento unica vittoria di un pilota di casa nostra, ottenuta da Valentino Rossi in coppia con lo statunitense Colin Edwards, allora compagni di marca alla Honda (Valentino nella MotoGP, Colin nella superbike), in sella alla Honda VTR 1000. Una piccola curiosità in merito a Valentino Rossi e alla 8 ore si Suzuka: sembra che Valentino avesse chiesto già nel 1998 di poter prendere parte alla gara in coppia con Tetsuya Harada (allora suo compagno con la Aprilia) il quale pare che abbia risposto "Valentino è pazzo, non sa che caldo fa a Suzuka!". Le Case nipponiche investono ingenti capitali per preparare e sviluppare le moto per questa competizione, approntando veri e propri “step evolutivi” ai motocicli iscritti. Generalmente infatti accade che le innovazioni più importanti per motore e ciclistica arrivino ai team ufficiali impegnati nel campionato superbike, proprio a seguito dello svolgersi della gara giapponese. Tutto questo fervore, attorno ad una singola competizione, si spiega in quanto una vittoria alla 8 ore di Suzuka, garantisce (per lo meno in territorio giapponese) una annata molto profiqua in termine di vendite di moto al pubblico.
Albo d'oro dei costruttori:
Honda 21 vittorie, Suzuki 4 vittorie, Yamaha 4 vittorie, Kawasaki 1 vittoria.
Piloti con almeno due affermazioni:
Tohru Ukawa 5, Wayne Gardner 4, Shinichi Itoh 3, Aaron Slight 3, Colin Edwards 3, Mike Baldwin 3, Kevin Magee 2, Dominique Sarron 2, Daijiro Kato 2, Tadayuki Okada 2, Wes Cooley 2.

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